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quasi un ritorno ai vecchi fasti con 16.000 visitatori


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19 giu 2022

Pitti Uomo 102 si è concluso all’insegna di un grande entusiasmo per aver ritrovato quelle dinamiche e quel dinamismo che da sempre lo caratterizzano. Un lieto fine dopo tutte le difficoltà causate dalla pandemia e dei risultati premianti per gli organizzatori che, anche negli anni del Covid, hanno resistito a testa alta affrontando anche scelte molto difficili che alla fine si sono però rilevate premianti (come quella di mantenere in presenza l’edizione di gennaio). La manifestazione leader mondiale del menswear ha, infatti, chiuso superando i 16.000 visitatori totali: oltre 10.600 i buyer di cui 4.200 da una settantina di paesi esteri, il 40% circa del totale.

“Lo scorso giugno avevamo appena riaperto, con 300 coraggiosi espositori (548 in gennaio, ndr.)”, ricorda l’AD di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone “mentre questa volta in Fortezza abbiamo avuto settecento collezioni, i compratori italiani sono aumentati del 135% e quelli stranieri del 360%. E non è soltanto una questione di numeri: la qualità è stata alta, ci sono stati i migliori, motivati e intenzionati a far tornare i clienti nei loro negozi e department store”.

I 15 mercati esteri più presenti sono stati Germania, Olanda, Gran Bretagna, Spagna, Turchia, Francia, Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Austria, Polonia, Corea del Sud, Danimarca, Giappone, Grecia. 

Pitti Uomo 102

“Non posso citarli tutti – continua Napoleone – ma è di grande importanza per esempio che ci siano stati quasi 200 compratori americani, che siano tornati giapponesi (73 buyer) e coreani (80) nonostante le cautele e le restrizioni che ancora esistono nei loro Paesi, persino qualcuno da Hong Kong. E poi il gruppo degli scandinavi (Norvegia, Svezia, Danimarca), dei Balcani e dell’est europeo (Serbia, Croazia, Slovenia, Bosnia, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria), del Golfo (EA, Qatar). Sono arrivati anche da Canada e Messico, persino dall’Australia”, continua giustamente orgoglioso l’AD di Pitti.

Pitti Uomo 102 – ph STYLEDUMONDE

La Fortezza e la città si son rianimate dei tanti eventi di richiamo di successo a cui si era abituati, protagonisti tra gli altri Ann Demeulemeester, Grace Wales Bonner, Sapio, Soulland, le partecipazioni internazionali di Ukrainian Fashion Now! e Scandinavian Manifesto, il progetto speciale S|Style sustainable style… “Un ritorno a quel crogiolo di voci, volti, colori e rapporti umani che ci è mancato per due anni, anche come fonte di ispirazione. Sono contento anzitutto per i nostri espositori, che hanno continuato a credere nel salone e a investire in ricerca e stile e che adesso vedono ricompensato quell’impegno con la possibilità di ristabilire un’ampia serie di relazioni con il mercato italiano e internazionale di qualità. E sono contento per noi di Pitti, per tutta la squadra. Per la città. Avevamo davvero bisogno di questa energia”, conclude Raffaello Napoleone.

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