Saloni/fiere

A Milano spicca la prossima generazione del Made in Italy


Versione italiana di

Laura Galbiati

Pubblicato il



20 giu 2022

Come ad ogni stagione, Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) ha garantito una bella visibilità ai giovani brand italiani, per la gioia dei buyer alla ricerca di nuove proposte interessanti. Questo fine settimana, in particolare, si sono distinti tre marchi da seguire da vicino, Magliano, Jordanluca e Federico Cina, che hanno confermato ampiamente il loro potenziale in occasione di questa Fashion Week dedicata alle collezioni uomo per la primavera-estate 2023.
 

Magliano, primavera/estate 2023 – DR

Magliano ha toccato ancora una volta gli animi con una sfilata al contempo poetica e ben ancorata alla nostra quotidianità, svelando una collezione molto ricca e coerente con lo stile ben definito del brand, dall’eleganza un po’ datata con le sue ampie giacche destrutturate a tre bottoni e i suoi pantaloni con le pinces leggermente larghi. “Una nuova eleganza trasgressiva, ma a bassa voce”, la descrive lo stilista Luca Magliano, facendo riferimento al poeta omosessuale Sandro Penna, che lo ha ispirato in questa stagione, così come agli eclettici personaggi delle periferie italiane.
 
Il designer ha immaginato “un’alba, come un risveglio dopo questa lunga notte d’inverno”, dove ritroviamo lo stile disinvolto tipico della sua label maschile. Un’attitudine accentuata in questa stagione dal passo trattenuto dei modelli-nomadi, che attraversano al rallentatore, nella penombra, gli uffici dismessi di una vecchia centrale elettrica. Il lato latino e virile di Magliano questa volta è come sfocato. La palette è scura o sabbiosa, con sfumature cenere ed effetti consumati o macchie di vernice come sui jeans.

Dei panni di seta o di organza scappano da alcune giacche per drappeggiare una spalla o trasformarsi in tasche “inutili”. Maglie ultrafini, cardigan jacquard o maglioni con trecce sono tra i pezzi forti di questa collezione impeccabilmente made in Italy. Una giacca si infila al rovescio rivelando una fodera in seta dipinta a fiori, mentre un asciugamano di spugna bianco si stringe intorno alla vita come una gonna. “Oggi siamo distribuiti presso più di trenta rivenditori, che acquistano sempre più in profondità, in particolare i negozi da donna, che realizzano il 50% delle nostre vendite, cosa di cui siamo molto orgogliosi”, ci confida Luca Magliano, per il quale l’Asia rappresenta il primo mercato, con Giappone, Corea e Cina in testa.

JordanLuca, primavera/estate 2023 – DR

 
Un altro nome a cui prestare attenzione è JordanLuca. Dopo una prima sfilata a Milano lo scorso gennaio, il brand anglo-italiano di streetwear couture, fondato a Londra nel 2018 da Jordan Bowen e Luca Marchetto, ha attirato sabato la stampa importante, così come lo stilista Alessandro dell’Acqua. Ritorna sei mesi dopo con una collezione ancora una volta molto fantasiosa, disseminata di riferimenti punk, come le sciarpe-ghirlanda metalliche dalle spine aguzze o la maglia a ragnatela.
 
Il duo ha immaginato questa collezione come un’introspezione psicologica attorno all’attrazione fatale, che ci spinge sempre al limite, invitando personaggi particolari (un banchiere, un giocatore, un cantante, un attore, ecc) provenienti da tutto il mondo a creare il proprio stile partendo dal guardaroba JordanLuca. Troviamo in particolare i pantaloni slanciati e svasati con il loro strascico a triangolo, creati lo scorso inverno quasi per gioco e diventati un bestseller. Così come è presente il kilt, pezzo forte del brand (realizzato in lana in Scozia), ma declinato in jersey come i pantaloni da jogging.
 
Le giacche di lana acquistano leggerezza grazie alla loro fodera in lino. La maglia sportiva si trasforma in canotta, mentre i lunghi cuissarde in pelle sono allacciati ai lati. Tra le novità, la t-shirt a mantella, disponibile in cotone rigato, pizzo nero o come giubbino da tuta. Da notare anche il lavoro originale sulle cerniere poste nei punti più incongrui, che sbarrano il davanti dei pantaloni orizzontalmente e la parte posteriore, verticalmente, tra i glutei, o che tagliano, sempre orizzontalmente, il petto e le maniche di giacche, trench e grossi maglioni.
 

Federico Cina, primavera/estate 2023 – DR

Federico Cina, che lega le sue collezioni alla sua terra natale, l’Emilia-Romagna, dove è tornato a stabilirsi qualche anno fa, racconta di essersi immerso anche lui in un viaggio psicologico. “Volevo rimuovere le barriere che ancora mi ostacolavano, sbarazzarmi della mia corazza”, spiega nel backstage. Per la prossima estate si è ispirato alle saline di Cervia, con abiti sbiaditi dal sole e tessuti rovinati dal sale.
 
I modelli sembrano appena tornati da una nuotata, con tracce di sale e sabbia ancora visibili nei capelli umidi. Sono vestiti con capi dai tessuti e colori naturali, tagliati a bordi grezzi, a volte molto sfilacciati. Un grande trench bianco si porta a torso nudo, proprio come un candido giubbotto di jeans o l’abito di lino legato in vita da una cintura in macramè.
 
Le tuniche lunghe con frange sono realizzate in filato di canapa, i maxi gilet sono costituiti da patchwork di diverse texture o punti di maglia. Particolarmente riusciti sono i capi in maglia dalle tonalità bruciate, dal beige all’arancione, la maglieria e i pantaloni. Lo stilista, oggi distribuito in una ventina di multimarca, in questa stagione esalta la donna con una silhouette sensuale e aderente.

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