Pubblicato il
20 giu 2022
Il brand di menswear Armata di Mare, che fa capo all’azienda lombarda Facib di Solbiate Olona (che in portafoglio annovera anche il brand di proprietà Bro e la licenza worldwide di Invicta), oltre a presentare la collezione PE 2023 con tessuti tecnici performanti provenienti dal mondo del mare portati nella vita di tutti i giorni, ha portato all’ultimo Pitti Uomo 102 una collaborazione-performance con l’artista Giò Colombo, la quale ha trasformato due parka dell’azienda in jacquard non stampato in un simbolo di pace. L’artista ha dipinto live le giacche, che saranno vendute in un’asta online il cui ricavato andrà ad una Onlus dei Cavalieri di Malta che ha portato aiuto in Italia a 5 rifugiati ucraini. Il simbolo dipinto da Colombo recita la scritta “Armati d’Amore”, per parafrasare il nome del brand, inteso come gruppo di persone che combattono per obiettivi belli e positivi.

“Abbiamo nel nome il concetto di Armata, ma stiamo spingendo per eliminarne i riferimenti militareschi, introducendo l’ottica di persone che ‘combattono’, sì, ma per qualcosa di buono”, spiega a FashionNetwork.com Patrizia Cortesi, Head of Communication di Facib.
Con un totale di una novantina di referenze, la Primavera-Estate 2023 di Armata di Mare – reduce dal rebranding di gennaio, che ha rivisitato il logo con due onde del mare stilizzate e un nuovo lettering – prevede capi con tessuti altamente performanti molto più confortevoli che nascono dallo sport o dal mondo del mare, aiutando così la transizione con la fase Covid, che ha portato l’uomo ad abituarsi a vestire capi più comodi. Sviluppate anche le felpe. Le giacche camicie, le t-shirt, le polo, i capispalla e la maglieria, tutte creazioni 100% Made in Italy. Armata di Mare concede invece esternamente a licenziatari produttivi terzi le sue linee di scarpe, intimo, beachwear e cosmetica.

“Nel 2021 l’azienda è tornata al livello di fatturato di fine 2019, ovvero l’annata pre-Covid”, afferma Patrizia Cortesi, a circa 20 milioni di euro, 60% Italia e 40% estero, con la Spagna come mercato maggiormente cresciuto l’anno scorso. “A gennaio 2023 avremo grandi novità da comunicare, con progetti che porteranno l’azienda ad ingrandirsi molto. Proprio per gli investimenti sostenuti per queste novità, stimiamo per il momento di terminare il 2022 sulla stessa cifra di giro d’affari, anche se il dato – non ci stupiremmo di questo – potrebbe rivelarsi molto migliore”, prosegue Patrizia Cortesi. “Essendo imprenditori di un’azienda familiare, per noi Facib è come un figlio, per cui in momento di crisi abbiamo deciso di sfruttare le opportunità che si presentano preferendo investire, magari riducendoci gli utili, ma così facendo far crescere ulteriormente l’azienda”.
Facib nasce nel 1959 con la produzione di impermeabili grazie a Luigi Cortesi, che ancora oggi guida la società nel ruolo di Presidente insieme ai figli Patrizia e Massimo (CEO). In seguito, l’offerta è stata ampliata portando in Italia il gusto della moda americana, degli eskimo e dei caban. Oggi Armata di Mare è distribuito in 850 negozi wholesale tra Italia ed estero. Tre i monomarca del brand: uno a Napoli, uno a Taranto e un altro aperto un mese fa a Varsavia, capitale della Polonia. Il Covid ha fermato le altre inaugurazioni in programma nel 2022 nel centro-nord Italia.

Diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, Armata di Mare è molto presente negli Emirati Arabi, in Canada e in Russia. Per il mondo americano e russo l’azienda lombarda ha creato taglie ad hoc, arrivando a proporre fino alla size 6XL.
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