Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
23 giu 2022
In un torrido mercoledì a Parigi, Givenchy si è abbandonato a una sfrenata logomania, mentre l’astro nascente Bianca Saunders ha aperto la giornata con una collezione d’avanguardia intrisa di sartorialità urbana e scultorea.
Givenchy: escalation di loghi
Givenchy si è avventurato nella logomania più estrema. E perché no, visto che questa scelta ha permesso a Matthew Williams di presentare la sua proposta più incisiva per la maison parigina?
Williams sembra essere stato reclutato per concepire proprio la collezione svelata questo mercoledì a Parigi, vale a dire per aggiornare i codici della casa di moda. Per l’esattezza, codici in gran parte stabiliti da Riccardo Tisci, e non dagli altri sei successori di Hubert de Givenchy.
C’è da dire che a Matthew Williams furono affidate le redini della storica maison francese poco prima della pandemia. Il suo talento per sfruttare lo stile avant-garde e urban che ha reso famoso il suo brand – 1017 ALYX 9SM – è stato quindi ostacolato dalla crisi.
Ma stavolta lo stilista americano ha visibilmente potuto esprimere tutta la sua creatività per realizzare questa sfilata. I modelli sfilavano in mezzo a un bacino intriso di un liquido che sembrava latte scremato, al centro della quale c’era un grande cubo immacolato che fungeva da backstage. Lo spettacolo si è svolto all’interno del parco dell’Accademia Militare, pattugliato da truppe imbronciate, in divisa e armate di mitragliette, dall’aspetto piuttosto comico. Sembravano comparse di Toy Story intente a sorvegliare i quasi 800 fra giornalisti, buyer e celebrità accuratamente vestiti che partecipavano all’evento.
Particolarmente impegnato in questo momento, Matthew Williams ha presentato venerdì scorso una collezione fortissima per la sua linea 1017 ALYX 9SM, in una piscina olimpionica abbandonata di Milano.
A Parigi, l’idea principale dello stilista per Givenchy era basata sulla sua passione per i loghi, evidente fin dal look di apertura: una giacca da baseball ecrù trapuntata, goffrata e stampata con il logo Givenchy, con le quattro G rettangolari del brand e con il 1952, anno della sua fondazione. La giacca era indossata con stivali di gomma mozzati, ideali per guadare nello stagno profondo cinque centimetri.
Dopodiché, quasi ogni look ha presentato una G o un Givenchy. Loghi borchiati sul retro delle felpe nere con scritta varsity, impressi sull’orlo dei berretti in cashmere da mujaheddin, evidenziati su boxer bianchi che facevano capolino dai jeans, stile Marky Mark, e dipinti su felpe arancio neon e verdi.
“Adoro rielaborare il nostro logo. Givenchy ha un logo magnifico che non cambia da 70 anni. Adoro indossarlo”, ha spiegato il direttore artistico durante un’intervista con i giornalisti dopo lo show.
L’uomo di Givenchy secondo Matthew Williams: un nomade urbano dinamico ed elegante, appassionato di sport estremi, che indossa superbi pantaloni con zip, parka tecnici e incredibili spolverini in nylon.
“Per me, ogni look è radicato nella realtà. Posso immaginarli per la strada. Secondo me, è un approccio moderno alla moda”, ha detto il designer 36enne. Dopo essersi cimentato nella sartoria e aver moltiplicato i riferimenti alla couture da Givenchy, Matthew Williams sembra pienamente intento a fare quello per cui LVMH lo ha assunto.
Tra i corridoi del gruppo francese pare circolino voci di insoddisfazione nei suoi confronti, ma sembra che lo stilista sia sulla buona strada per la direzione che sta dando a Givenchy. Per quante altre collezioni ancora, solo il tempo lo dirà.
Bianca Saunders: sartoria urbana e scultorea
Scultoreo street style da Bianca Saunders, designer britannica che è riuscita a creare in soli cinque anni un universo ben riconoscibile e un marchio fiorente.

Il grande talento di Saunders consiste nell’esaltare tessuti modesti come il denim e il cotone fine con tagli da alta moda, per un risultato raffinato e molto trendy.
Messa in scena in un’ambientazione essenziale, con uno sfondo in rete di nylon, la collezione conteneva tagli molto ingegnosi, dai superbi jeans in denim alla serie di giacche particolarmente eleganti, rifinite con arricciature strette nella parte posteriore del collo e colletti principeschi, con smerlatura sul retro, e dotate di tasche a toppa curvilinee sul davanti. Capi straordinari, come alcuni cappotti di cotone mercerizzato sfilacciati e una gamma di pigiami di seta color arancio sangue o rame.

“Volevo dar vita a una forma di leggerezza realizzando una proposta forte”, ha spiegato Bianca Saunders con tranquillità, salutando gli ammiratori dietro le quinte della sua sfilata, al centro d’arte Comme des Garçons nel Marais.
Da quando ha lanciato il suo marchio nel 2017, Bianca Saunders è stata nominata “One to Watch” dal British Fashion Council, prima di vincere il Gran Premio dell’Andam nel 2021. Bianca Saunders, insomma, è la stilista del momento, grazie alle sue idee personali e originali.
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