Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
25 giu 2022
Il gruppo JD Sports Fashion ha reso noto di aver registrato risultati ottimi nell’esercizio terminato il 29 gennaio scorso. Il suo fatturato è passato da 6,167 a 8,563 miliardi di sterline (da 7,187 a 9,981 miliardi di euro) e il suo margine lordo è passato dal 48% al 49,1%.

L’utile prima delle imposte e degli elementi straordinari ha raggiunto i 947,2 milioni di sterline (1.103 milioni di euro), più del doppio dei 421,3 milioni di sterline (490,8 milioni di euro) dell’esercizio precedente. Il dato è più che raddoppiato anche rispetto ai 438,8 milioni di sterline racimolati nel periodo fino all’1 febbraio 2020, nel suo ultimo esercizio finanziario completo prima della pandemia. JD specifica inoltre che il suo segmento outdoor è tornato alla redditività.
La presidentessa ad interim Helen Ashton afferma che l’azienda è stata “particolarmente stimolata” dagli ottimi risultati in Nord America.
La dirigente ha anche fatto sapere che il processo di reclutamento per il prossimo amministratore delegato è in corso “e che un certo numero di candidati di alta qualità stanno attualmente attraversando le fasi di selezione, alcuni dei quali solo di recente hanno espresso il loro interesse per la posizione”. Il processo di assunzione di un nuovo presidente non esecutivo sta contemporaneamente proseguendo.
Nell’ultimo esercizio, l’azienda ha ottenuto ottime performance all’interno delle catene di negozi Sports Fashion, in particolare nel Regno Unito, in Irlanda e in Nord America, mentre le sue prestazioni in Europa e Asia-Pacifico sono state più deboli.
Nel Regno Unito e nella Repubblica d’Irlanda, dove la catena JD Sports può vantare una quota di mercato significativa, l’utile prima delle imposte e degli elementi eccezionali è aumentato a 471,2 milioni di sterline (548,8 milioni di euro), rispetto ai 262,7 milioni di sterline del 2021 e ai 288,5 milioni di sterline del 2020, “grazie alle robuste vendite online nel primo trimestre, durante la temporanea chiusura dei negozi, che si sono combinate con la forte domanda registrata dopo la loro riapertura”.
In Nord America, l’utile del gruppo prima delle imposte e degli elementi eccezionali è aumentato a 343 milioni di sterline (399,6 milioni di euro), rispetto ai 171,9 milioni di sterline del 2021 e ai 94,2 milioni di sterline del 2020. Questa cifra include 57,3 milioni di sterline per Shoe Palace e 50,6 milioni di sterline per DTLR. Tutte le società del gruppo sono “riuscite ad approfittare delle favorevoli condizioni commerciali offerte dal secondo round di incentivi fiscali del governo federale USA”.
In Europa però, la pandemia e la scomparsa del commercio senza dazi doganali e senza restrizioni con l’Unione Europea “si sono combinate creando un ambiente operativo delicato”. Il primo semestre dell’anno è stato “particolarmente difficile” in Francia, Belgio, Portogallo, Paesi Bassi e Germania.
Nella regione Asia-Pacifico, le restrizioni sanitarie hanno avuto un impatto significativo su tutti i mercati. Sebbene tutti i negozi siano stati operativi nell’ultimo trimestre, l’affluenza è stata al di sotto dei livelli pre-pandemia. Le presenze sono state più vicine alla normalità in Australia e, combinate con un elevato tasso di conversione, hanno portato a una crescita delle vendite su base omogenea nei negozi, nel corso del quarto trimestre (rispetto al 2019), di circa il 20%.
Per quanto riguarda le sue gamme prodotti non di sportswear nel Regno Unito, JD ha attratto e mantenuto una nuova clientela online e, dalla riapertura dei negozi, le tendenze sono state sostanzialmente simili a quelle del gruppo nel suo insieme, grazie alla significativa ripresa della domanda, che ha consentito alle vendite di superare il livello del periodo pre-pandemia. L’affluenza negli store fisici ha successivamente rallentato, anche se l’alta percentuale di conversione ha aiutato le catene Tessuti e Scotts a rimanere performanti.
L’azienda continua a investire nei propri negozi e siti di e-commerce e prevede di aprire un nuovo flagship Tessuti a Liverpool. Inoltre, le entrate online di Mainline Menswear sono aumentate di oltre il 75% rispetto ai livelli pre-pandemia.
L’azienda dovrebbe anche chiudere alcuni dei suoi negozi di fascia alta Choice per riaprirli in nuovi spazi più ampi con il nome di Giulio. Questa decisione non è stata ancora confermata dall’azienda, che ha acquistato il marchio Giulio nel 2019 dopo aver preso il controllo di Choice un anno prima.
Copyright © 2022 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.