Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
27 giu 2022
L’appuntamento Première Vision Paris organizza la sua edizione dedicata alla stagione autunno-inverno 2023/24 all’inizio dell’estate, e non più a settembre, e invita i professionisti a incontrarsi dal 5 al 7 luglio presso il quartiere fieristico di Villepinte, che ospiterà 1.200 espositori.

Un’edizione un po’ ridotta rispetto a quelle pre-pandemia, che si avvicinavano ai 2.000 espositori. Una conseguenza non del cambio di data, ma di una crisi sanitaria che ancora ostacola il commercio internazionale, sottolinea l’organizzatore.
“Ci sono ancora dei Paesi che difficilmente viaggiano, come la Cina, da cui provengono solitamente 180/200 espositori complessivamente”, ha precisato a FashionNetwork.com il CEO di Première Vision, Gilles Lasbordes. “Ci sono però dei Paesi che stanno ricominciando a esporre, come la Corea del Sud. La situazione resta complessa anche per il Giappone, che conterà comunque qualche espositore”.
Le presenze saranno dunque prevalentemente italiane (326 espositori), turche (212) e francesi (154). Tra gli altri Paesi rappresentati ci sono Portogallo, Cina, Spagna, Corea del Sud, India, Regno Unito e Giappone.
Per quanto riguarda i diversi comparti, il salone ospiterà quasi 600 produttori tessili nel suo universo PV Fabrics, a cui si aggiungono circa 200 specialisti delle forniture nella sezione PV Accessories, 132 produttori di pellami in PV Leather, 47 produttori di filati e fibre in PV Yarns, 56 espositori dedicati al design tessile presso PV Designs, 126 aziende di prodotti finiti presso PV Manufacturing e una quarantina di strutture innovative presso il frequentatissimo spazio Smart Creation.
Il cambio di data, però, solleva la questione del grado di preparazione delle aziende produttrici così presto nel calendario. Annunciato ad inizio 2020 e posticipato causa Covid-19, il passaggio a luglio è infatti destinato a intervenire anticipatamente nel periodo di raccolta ordini.
“Il livello di maturità delle collezioni a luglio rispetto a settembre era un elemento di rischio, ma su questo punto siamo molto rassicurati”, spiega Gilles Lasbordes. “Nell’ambito della preparazione dei nostri forum di tendenza, abbiamo infatti ricevuto volumi di campioni più ampi e creativi di quelli che abbiamo visto dal Covid in poi. Il fatto che siamo stati in grado di fornire molto presto dati e prospettive agli espositori ha aiutato le aziende nelle loro selezioni”.

Con questo cambio di calendario, Première Vision ha anche ripensato la suddivisione dei padiglioni. Accessories e Smart Creation saranno ora riuniti nella Hall 4, mentre Designs and Yarns condivideranno la Hall 5 con Fabrics, che proseguirà nella Hall 6 con Leather e Manufacturing.
Verranno inoltre allestiti cinque spazi dedicati alle tendenze. Oltre ai forum sulla pelle e sul design tessile, nei padiglioni 4, 5 e 6 saranno proposti forum relativi all’innovazione, alla fantasia e ai prodotti basici. L’ingresso del padiglione 4 ospiterà anche una mostra di sensibilizzazione sulla dimensione responsabile della moda.
L’evento manterrà in parte il formato ibrido sviluppato quando le fiere fisiche si sono scontrate con le restrizioni sanitarie. Una sessantina di espositori saranno quindi presenti esclusivamente attraverso la partecipazione digitale, supportati dal marketplace Première Vision BtoB. “Probabilmente gran parte di questi servizi ibridi continuerà, perché consentono ai buyer di andare oltre nel loro lavoro sul salone”, spiega Gilles Labsordes, per il quale il ruolo dei saloni fisici è più che mai essenziale, in un momento di crisi nei prezzi dei materiali e dei trasporti che rende lo scambio tra buyer e produttori fondamentale per mantenere la catena di approvvigionamento.
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