Moda

Da Lecco a Varese, la ricerca spinge il tessile lombardo oltre i livelli pre Covid



Nonostante l’onda lunga del Covid, le tensioni sui prezzi e le difficoltà con la logistica, nel 2021 il fatturato di Limonta è cresciuto del 27% a 160 milioni e dell’8% sul 2019. «Continueremo a puntare su ricerca e sostenibilità – aggiunge Limonta –. A breve pubblicheremo il bilancio di sostenibilità 2021 e sono anni che investiamo in tecnologie produttive a basso impatto ambientale, contribuendo alla riduzione delle emissioni nell’atmosfera, producendo internamente energia elettrica attraverso tre impianti fotovoltaici e un impianto di trigenerazione, e cercando di massimizzare il recupero dei rifiuti».

Ottimista sulle potenzialità del settore, ma molto cauto sul futuro a medio e lungo termine del sistema moda e dell’economia in generale è Andrea Crespi, direttore generale di Eurojersey, azienda di Caronno Pertusella (Varese) del gruppo Carvico, specializzata nella produzione di tessuti tecnici, che ha chiuso il 2021 con un fatturato di 80 milioni, in crescita del 27,5% sul 2020 e del 10% rispetto al 2019. «I rincari delle materie prime, specialmente energetiche, dovrebbero farci riflettere a fondo non solo sulle tensioni geopolitiche, ma sull’uso che facciamo delle risorse e sul nostro modello economico – sottolinea Crespi –. Siamo in un’emergenza, certo, e mi auguro che la supereremo nel più breve tempo possibile. È il modo di produrre e consumare però che dovrebbe cambiare, grazie all’impegno delle aziende, ma anche dei consumatori, oltre naturalmente che delle istituzioni. Quanto al sistema moda, credo che dovremmo tutti essere molto onesti e trasparenti: produrre e consumare avrà sempre un impatto negativo sull’ambiente, non potrà mai essere un’attività sostenibile al 100%.Quello che possiamo e dobbiamo fare è ridurlo al massimo delle nostre possibilità, chiedendo a noi stessi un cambio che prima di tutto è culturale».

Eurojersey sta beneficiando del cambiamento strutturale nel modo di vestirsi, testimoniato dal successo del casualwear e dello sportswear, che va di pari passo con l’offerta di tessuti innovativi.

Tra le nuove collaborazioni, annunciate all’ultima edizione di MilanoUnica, ci sono quelle quelle con Skims, brand americano di Kim Kardashian dedicato all’intimo modellante, e con Brady Brand, marchio del giocatore di football americano Tom Brady (marito di Gisele Bundchen). Poi ci sono partner di lunga data, da Prada a Lacoste, passando per Lululemon, marchio americano specializzato in yogawear.

«Per il 2022 abbiamo un piano di investimenti in sostenibilità di 9 milioni – precisa Andrea Crespi –. Un impegno che va di pari passo con la creatività: il 28 giugno a Varese, a Villa Pazza, tra le proprietà del Fai, presentiamo la capsule per l’autunno-inverno 22-23 ready-to-wear di Sensitive Fabrics, i nostri tessuti brevettati. Il nome è Flash Art perché si inserisce nella partnership con il Fai che si chiama We Can. Can non significa solo potere, per noi è l’acronimo di Culture-Art-Nature, che sono i valori e i contenuti condivisi da noi e dal Fai e, credo, sempre di più da altre aziende e clienti finali».

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