L’azienda danese di arredamento Carl Hansen & Søn registra un fatturato record per il 12° anno consecutivo, grazie in particolare alla crescente domanda su scala mondiale di classici del design danese. Con una crescita che ha avvicinato il 37% nel 2021, la società con 114 anni di storia e sede sull’isola di Funen ha raggiunto un fatturato record di 966 milioni di corone danesi (129,85 milioni di euro) e un utile di 176 milioni di corone danesi (23,66 milioni di euro) al lordo delle imposte, rispetto ai 93 milioni di corone danesi (12,5 milioni di euro) del 2020. Nei risultati finanziari 2021, Carl Hansen & Søn ha inoltre raggiunto un margine di profitto operativo del 18%.

“L’azienda è stata fondata da mio nonno 114 anni fa in un cortile di Odense con la missione di diffondere capillarmente il design danese di altissimo livello e quest’anno ricorre il 20° anniversario dalla mia nomina a CEO di Carl Hansen & Søn”, racconta in una nota Knud Erik Hansen, amministratore delegato e terza generazione alla guida della società. “In questi 20 anni, il fatturato è aumentato di oltre 900 milioni di corone danesi, siamo passati da soli 50 dipendenti a circa 600 in Danimarca e altrettanti in Vietnam, e i nostri impianti di produzione sull’isola di Funen sono passati da 3.000 m2 a 50.000 m2. Sono estremamente orgoglioso del percorso intrapreso da me e dai miei dipendenti”, afferma con fierezza il CEO
Knud Erik Hansen è infatti il nipote del fondatore Carl Hansen, che ha gestito l’azienda sino al 1934, quando il padre di Knud Erik Hansen, Holger Hansen, ne ha assunto la direzione fino alla sua prematura scomparsa nel 1962. Fino a quando i figli non furono abbastanza grandi per dirigere l’azienda, la madre di Knud Erik Hansen, Ella Hansen, ha gestito l’azienda per 20 anni, fino al 2002, quando Knud Erik Hansen ne è diventato CEO dopo oltre 25 anni di lavoro all’estero.
Tra le nazioni che hanno performato meglio, il mercato interno danese ha registrato una crescita di oltre il 40%, gli Stati Uniti e il Canada sono saliti del 45%, mentre il mercato europeo ha visto crescere le vendite del 36%. Anche nel 2021 il Giappone si è rivelato un mercato importante per Carl Hansen & Søn, rappresentando più del 10% del fatturato.
“Da piccolo produttore di mobili di Funen, siamo diventati una delle principali aziende danesi di successo in termini di esportazioni”, ricorda ancora Knud Erik Hansen. “Crediamo ci sia tutt’ora un grande potenziale per una distribuzione ancora più ampia dei nostri classici del design danese, e nei prossimi anni ci concentreremo maggiormente su Stati Uniti e Asia”.

A livello retail, nel 2021 Carl Hansen & Søn ha aperto tre flagship, a Odense, Amsterdam e Barcellona, ma l’azienda non intende fermare gli opening, tanto è vero che nei primi mesi del 2022 ha già inaugurato nuovi negozi a New York e Monaco, che hanno portato a 19 i propri monomarca complessivi, uno dei quali si trova nel quartiere Brera, a Milano.
“La cultura dell’usa-e-getta è in forte declino e stiamo assistendo alla richiesta di mobili di qualità che possano essere tramandati per generazioni”, afferma il CEO. “I clienti di tutto il mondo richiedono sempre più un design sostenibile, in cui la qualità dell’artigianato e dei materiali garantiscano una lunga durata. Sono orgoglioso che Carl Hansen & Søn possa contribuire ai modelli di consumo più sostenibili che vediamo crescere nelle case di tutto il mondo”.
A proposito di sostenibilità va ricordato come la quercia, il faggio e il frassino utilizzati dall’azienda danese provengano principalmente da foreste danesi gestite secondo la rigida normativa danese in merito al disboscamento. Una misura che ha i suoi prodromi nel 1807, quando il re di Danimarca approvò una legge che disponeva che non si può tagliare un albero a meno che non se ne pianti uno nuovo. Alcuni di questi tipi di legno provengono da altre foreste europee gestite in modo analogo o, nel caso del legno di noce e di ciliegio, da boschi nordamericani.
Molte delle sedie disegnate da Hans J. Wegner sono realizzate con corde di carta (paper cord), che Carl Hansen & Son produce utilizzando carta proveniente da foreste svedesi sostenibili. Tutto il cavo di carta è biodegradabile e può essere incenerito dopo l’uso. Per i mobili in legno trattati con sapone, l’azienda usa oli vegetali 100% naturali, saponati o puri. Per i mobili in legno trattati a olio invece sono utilizzati oli vegetali. Questi materiali non emettono gas di qualsiasi tipo dopo la loro applicazione. Nessuno dei mobili di Carl Hansen & Søn ha elementi usa e getta, e gli avanzi di legno vengono utilizzati per produrre altri prodotti o sono riciclati negli impianti di teleriscaldamento.

Carl Hansen & Søn prosegue dunque spedito nella sua missione: preservare i principi fondamentali della modernità danese, quali semplicità, funzionalità e artigianalità, raccontando la storia dell’età dell’oro del design della Danimarca, con mobili creati da rinomati maestri come Hans J. Wegner, Kaare Klint, Bodil Kjær, Poul Kjærholm, Arne Jacobsen, Ole Wanscher, Børge Mogensen, Mogens Koch.
Nel 2021, il suo prodotto bestseller è stato ancora una volta la sedia “CH24” di Hans J. Wegner, meglio conosciuta come ‘Wishbone Chair’. Tra i modelli più richiesti dell’anno, la sedia da salotto intrecciata a mano “CH25” e la poltrona “CH78”, più nota come ‘Mama Bear’, ma l’anno scorso anche le recenti collaborazioni con designer contemporanei, come l’architetto giapponese Tadao Ando, la giovane danese Rikke Frost e il duo austriaco EOOS, hanno riscosso grande attenzione, ricorda la società.
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