Saloni/fiere

Pitti Filati 91 supera i 3.000 compratori


Pitti Filati chiude l’edizione numero 91 sopra le aspettative con compratori quasi raddoppiati oltre quota 3.000, di cui la metà dall’estero in rappresentanza di più di 50 Paesi. Il salone, tornato in Fortezza da Basso (29 giugno-1 luglio) dopo due edizioni alla Stazione Leopolda, riafferma così la sua leadership nella filatura d’eccellenza e nei trend futuri del knitwear internazionale.

Pitti Filati 91

Tra le prime 15 nazioni estere per affluenza figurano Francia, Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, Turchia, Olanda, Danimarca, Svezia, Russia, Belgio, Portogallo, Romania e Irlanda. La kermesse registra numeri in grande crescita di tutti i principali Paesi europei e ottime performance dei buyer da Usa, Uk e Turchia. Come prevedibile, ancora debole la presenza di compratori dal Far East, dove permangono forti limitazioni agli spostamenti a causa della pandemia.   
 
“Il rientro in Fortezza ha dato ulteriore energia a questa ottima edizione di Pitti Filati”, dice Raffaello Napoleone, Ad di Pitti Immagine, “sotto tutti i punti di vista. Non è solo una questione dei numeri riferiti alla presenza dei compratori, che pure in un resoconto finale sono i primi ad accendere l’attenzione – soprattutto quando si tratta dei migliori maglifici internazionali e degli uffici stile delle maison di moda più importanti nel mondo. È piuttosto un concerto di elementi: a partire dalla qualità delle collezioni e delle materie prime, per finire al grado di innovazione tecnologica e stilistica e alla capacità di visione sulla moda che sarà tra un anno e mezzo”. 

“C’è da restare sinceramente ammirati”, prosegue Napoleone, “nel pensare a quanti e quali investimenti – in macchine, ricerca, persone, idee – stiano dietro a quanto abbiamo visto negli spazi dei nostri espositori, impegnati a tenere in equilibrio dinamico la necessità di soddisfare le richieste provenienti da una forte ripresa mondiale della domanda con i problemi oggettivi che questa stessa ripresa sta ponendo, in termini di approvvigionamento delle materie, controllo dei costi energetici e logistici, gestione dei listini. Una fiera leader non è solo business, offerta e domanda, ordini e pagamenti: è confronto, scambio di conoscenze, ampliamento delle prospettive, cultura e immaginazione, servizi”.

Pitti Filati 91

Giudizi unanimi e positivi sono arrivati anche per il nuovo Spazio Ricerca IntoTheWild, curato da Angelo Figus e Nicola Miller sulle tendenze moda dell’autunno-inverno 2023, e per la mostra Wild Life Wild Heat dell’artista Maurizio Vetrugno, frutto della collaborazione tra Fondazione Pitti Discovery e Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. Molto apprezzate anche le proposte di moda e oggetti di design vintage di una selezione di operatori protagonisti di Vintage Selection.
 
Nel secondo giorno del salone si è svolta la cerimonia di premiazione della seconda edizione di Feel the Contest, che ha visto la partecipazione di 33 new designers provenienti da Europa, Stati Uniti, Sud America e Asia. A salire sul podio, grazie alla realizzazione di due outfits a tema “Feel The Green”, è stata Marie Nardi, abbinata all’azienda Monticolor, scelta da una giuria di 10 esperti del settore. La giovane designer avrà la possibilità di creare una mini-collezione principalmente in maglia per la stagione SS23 con il supporto delle filature associate al Consorzio Promozione Filati – CPF, di alcune maglierie italiane e di Camera Showroom Milano.

Copyright © 2022 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.

Source link

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *