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a Venezia sfilata-omaggio allo stilista visionario


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Ansa

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4 lug 2022

Sfilata nell’amata Venezia per la maison Pierre Cardin, che celebra con la collezione “Cent”, il centenario dalla nascita del suo fondatore, scomparso nel dicembre 2020. Rodrigo Basilicati Cardin, nipote del couturier, presidente e direttore artistico della maison, ha scelto di celebrare il centenario dalla nascita dell’amato zio a Palazzo Ca’ Bragadin, nel Sestiere di Santa Croce, dimora che Cardin aveva acquistato molti anni fa destinandola a sua privata residenza quando soggiornava in Italia.

La collezione ‘Cent’ Pierre Cardin

Una breve sfilata retrospettiva ha dato il via all’evento con una selezione di modelli iconici d’archivio realizzati dallo stilista italo-francese nel corso dei sette decenni passati. Alla retrospettiva è seguita la presentazione della nuova collezione “Cent” costituita da una serie di abiti e accessori ecosostenibili, realizzati con tessuti riciclati, fibre naturali e materiali recuperati nell’atelier parigino. I nuovi modelli in passerella sono stati ideati dallo storico team di designers della maison, con la direzione artistica di Rodrigo Basilicati Cardin.

La collezione “Cent” ha mostrato una serie di abiti ed accessori nati con una concezione ecosostenibile, dove tutto viene realizzato con tessuti riciclati, fibre naturali e materiali recuperati negli archivi dell’atelier parigino. La collezione coniuga il Dna a sempre proiettato nel futuro impresso dal maestro con l’adozione dei più̀ innovativi principi della circolarità e responsabilità ambientale per far sì che lo sviluppo sia davvero sostenibile anche nel settore della moda.

Con “Cent” sono stati utilizzati: materiali riciclati (in prevalenza poliestere riciclato) provenienti da Balas Textile France e Gratacos (Spagna, Barcellona); materiali al 100% eco-responsabili come le fibre naturali (loto e banano provenienti dalla fabbrica Samatoa in Cambogia); materiali biologici, prevalentemente cotone, certificato Gots e proveniente dall’azienda Clerici Tessuto France. Inoltre la collezione è stata realizzata per il 50% con il re-use dei materiali della maison Pierre Cardin e con scarti di tessuto, “Robe de l’Espace”, forniti da Thales Alenia Space, un materiale innovativo, resistente alle temperature più estreme, utilizzato in più̀ strati per ricoprire i satelliti che rappresenta una vera e propria sfida tecnica in quanto la sua rigidità̀ si contrappone alle linee e alle curve del corpo umano.

A conferma dell’impegno verso l’ambiente la maison ha istituito un nuovo premio dedicato allo sviluppo sostenibile, denominato Prix Bulles Cardin, nome ispirato dal celeberrimo Palais Bulles idella Costa Azzurra, residenza preferita dallo stilista italo-francese. Il premio verrà assegnato ogni anno a 5 opere, personalità o azioni (poste in essere da enti pubblici o privati), che si saranno distinte nell’effettiva promozione e tutela, in diverse forme, dello sviluppo sostenibile.

Tutto questo sarebbe piaciuto molto a Pierre Cardin, nato a Santa’Andrea di Barbarana, frazione di San Biagio di Callalta, provincia di Treviso, in Veneto, Pierre Cardin, ultimo di dieci figli, trasferitosi in Francia con i genitori quando aveva appena due anni. A Parigi il sarto italiano, trovò la sua strada nella moda e divenne nel 1947, a 25 anni, primo sarto della maison Christian Dior. Il suo marchio arrivò nel 1950 e fu chiaro da subito la sua concezione della moda: doveva essere accessibile a tutti. Così nel ’59 fu tra i primi couturier a presentare una sfilata nei grandi magazzini parigini Au Printemps. Lui del resto era un visionario: “Gli abiti che preferisco sono quelli che invento per uno stile di vita che ancora non esiste: il mondo di domani”. Già nei primi anni ’60, il pioniere della moda prêt-à-porter, conquistò il mercato internazionale della moda con le sue creazioni d’avanguardia che utilizzavano plastica e vinile.

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