Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
5 lug 2022
Ritorno agli anni ’30 per Chanel haute couture, che rivisita questo periodo e gli dona un tocco equestre e western in un défilé organizzato in un soleggiato martedì mattina nel circolo ippico privato dell’Étrier de Paris.

Una sfilata il cui filo conduttore era l’omaggio alla collezione di gioielli del 1932 di Coco Chanel, attualmente oggetto di una mostra temporanea della durata di sei giorni al Grand Palais Éphémère.
Una mostra composta da pezzi di alta gioielleria del valore stimato di diverse decine di milioni di euro, presentati nel nuovissimo arredamento ideato dall’artista Xavier Veilhan. Una messa in scena che porta un tocco equestre a questa mostra, con le modelle che hanno sfilato in un paddock, nel cuore del Bois de Boulogne.
Gli ospiti sono stati accolti in un’atmosfera immaginata da Xavier Veilhan, fatta di falsi orologi giganti, pillole medicinali e Zeppelin, prima di spostarsi sulla sabbia bianca appena sparsa per l’occasione. Una scena adatta per le star in prima fila che hanno assistito a entrambi gli show mattutini, come Sigourney Weaver, Soo Joo Park, Elsa Zylberstein, Marion Cotillard, Maggie Gyllenhall, Keira Knightly e Anna Mouglalis.
Ritorno alle proporzioni degli anni ’30, con gonne al polpaccio e giacche dal colletto squadrato, non troppo aderenti al corpo e spesso sbottonate. Nella collezione troviamo le classiche lane bouclé, attualizzate nei toni del beige sabbia, lampone scuro, lime brillante, verde Castleton e avena brillante. Come nel magnifico completo composto da una giacca con quattro tasche oblique e pantaloni da jogging indossati senza stivali, e attorno al collo una collana che rappresenta due ali.
La parte centrale della sfilata si è svolta con maggiore lentezza, con la densità dei cappotti a righe orizzontali che appesantiva notevolmente le modelle. Con tutte queste top model che sfoggiavano stivali con tacco obliquo e cappelli da cowboy flosci, si aveva quasi l’impressione di essere una comparsa di Dallas.
Poi improvvisamente si torna al presente, con gonne super lucide e cangianti, un cappotto di lana rosa cipria dalla vestibilità perfetta e una superba giacca Eisenhower con maniche extra large in bouclé di lana Chanel.
Per poi rituffarsi nell’eccesso con una serie di abiti da cocktail in chiffon nero, quel tipo di look immensamente di classe che si trovano solo nell’haute couture parigina. Ciondoli di diamanti a forma di mezzaluna, braccialetti stretti e una sorprendente collana a forma di doppia stella filante a girocollo – tutto proveniente dalla mostra per il 90° anniversario “Bijoux des Diamants”.
“È stata una mattinata impegnativa, dato che hanno consegnato i gioielli solo due ore prima dello show”, ha detto Virginie Viard, direttrice creativa di Chanel, sorridendo mentre salutava gli ospiti sul tetto soleggiato del paddock.
Prima della sfilata, Viard ha fatto trasmettere un teaser diretto da Veilhan, girato dentro e nei dintorni del circolo di equitazione, con il suo musicista preferito, Sébastien Tellier; l’ambasciatrice Charlotte Casiraghi e la modella Vivienne Rohner vi si muovono interagendo con il paesaggio, alternativamente reale e virtuale.
“Ho iniziato con il 1932 e tutta quell’epoca. In parte perché i suoi elementi grafici e costruttivisti funzionano molto bene con Chanel. In termini di colori, ho sempre amato il verde, quindi abbiamo girato l’intero film con uno sfondo verde, ma era tutto finto. Le modelle si trovavano all’interno di quella che sembrava essere un’autovettura, ma non lo era”, sorride Virginie Viard.
Ma soprattutto, qualsiasi siano le preferenze di ognuno, l’intera sfilata trasudava totalmente Chanel da tutti i pori, avendo Virginie Viard tenuto conto del fatto che la cliente di oggi vuole acquistare dei capi affermando inequivocabilmente che sono stati davvero e visibilmente realizzati da Chanel – con una sapiente aggiunta di modernità. Inoltre, è una strategia che sta chiaramente avendo successo presso il pubblico, poiché le entrate di Chanel sono cresciute di quasi il 50% nel 2021, a 15,6 miliardi di dollari.

Detto questo, è stato difficile comprendere il ruolo di Pharrell Williams nello schema generale, lui che ha aperto lo show con un video sullo schermo gigante che proponeva un lungo assolo di batteria. A meno che Pharrell non abbia sempre avuto una segreta passione per i gioielli?
Il défilé si è concluso con un finale caratterizzato da una colonna sonora corale che comprendeva Lucid Morto di Pan Daijing, e che ha raggiunto il culmine quando la modella olandese curvy Jill Kortleve ha sfilato nel più casual degli abiti da sposa, le mani in tasca e avvolta in uno scialle in ecrù allacciato e delicatamente ricamato.
Si sono rivissuti gli anni ’30 – caratterizzati da una crisi economica globale, eroine coraggiose e letteratura visionaria – in questa sfilata, ma sicuramente sono anni molto più felici rivisti oggi.
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