Specializzato nell’innovazione tessile, il gruppo bergamasco Abati Group continua la ricerca sui filati tecnici, che oggi lo ha portato a presentare sul mercato, con il suo brand Tecnofilati, il primo filato di grafene, “il materiale delle meraviglie, dello spessore di un atomo, ma dalle capacità prodigiose”, puntualizza in un comunicato Andrea Abati, fondatore di Tecnofilati.

Lanciato durante Techtextile a Francoforte, la più grande fiera dedicata al tessile tecnico, il nuovo tessuto basato sul grafene amplierà la gamma dei filati Resistex di Tecnofilati.
Scoperto nel 2004 da due scienziati russi insigniti del Premio Nobel per la Fisica nel 2010, il grafene è stato molto studiato negli ultimi anni e applicato, per le sue inimitabili qualità strutturali, in vari campi tra cui la medicina, l’ingegneria aerospaziale, l’elettronica e l’high-tech. Si tratta di un particolare tipo di materiale in carbonio, dello spessore solamente di un atomo, ma molto più resistente dell’acciaio e più elastico della plastica, con un alto livello di conducibilità sia elettrica che termica.
Il grafene del Resistex di Tecnofilati ha superato un controllo degli strati atomici (distribuzione media di 6 ÷ 8 strati atomici). Inoltre è supportato da un certificato di qualità rilasciato dall’Università del Piemonte Orientale (UPO), centro di eccellenza sulle nano-strutture.
La sua resistenza all’abrasione è superiore a quella del normale poliestere o poliammide. Il Resistex in grafene può inoltre mantenere la temperatura corporea basale, senza che si rilevino forti sbalzi termici in caso di variazioni della temperatura ambientale o di sforzo fisico.

“Con il grafene all’interno della gamma dei filati Resistex, sono sicuro che daremo la possibilità ai nostri clienti di sviluppare tessuti sempre più performanti e utilizzabili in molti settori del tessile”, aggiunge Andrea Abati. Infatti, i campi d’applicazione di questo filato vanno dalla produzione di tessuti tecnici antistatici per l’automotive a tessuti per i nastri trasportatori, per il medicale o per il militare, ai materassi, all’abbigliamento sportivo e casual, fino alle tomaie e fodere per scarpe.
Il gruppo Abati ha chiuso l’esercizio 2021 con un fatturato di 10,2 milioni di euro, salito del 22% sul 2020 e vantando ben 2.300 clienti B2B e 40.000 B2C, grazie al proprio marchio di abbigliamento tecnico sportivo e di activewear BeGood. La previsione dell’azienda bergamasca è di chiudere il 2022 con un +5% del giro d’affari. Del fatturato di gruppo, Tecnofilati ha generato 5,9 milioni di euro, il 60% ottenuto in Italia e il 40% all’export. I suoi clienti odierni sono 1.300.
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