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Boohoo riceve il sostegno dell’hedge fund statunitense Citadel


Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



11 lug 2022

Dopo che il gruppo britannico di abbigliamento ha attraversato un periodo difficile, l’hedge fund americano Citadel ha aumentato la sua partecipazione nel capitale sociale di Boohoo dal 3,7% al 5% delle azioni. In questo modo, il fondo speculativo è diventato il quinto detentore principale di quote di Boohoo. In un momento in cui il mercato si interroga sul futuro del sito di moda britannico, il fondo opera dunque pubblicamente un voto di fiducia. Messaggio ricevuto dagli investitori, che dopo l’annuncio hanno fatto alzare il prezzo delle sue azioni.

Boohoo

Con la sua maggioranza ancora di proprietà del co-fondatore dell’azienda Mahmud Kamani, Boohoo aveva raggiunto 6,15 miliardi di euro (5,2 miliardi di sterline) di capitalizzazione borsistica nel giugno 2020, con il valore del suo titolo azionario in aumento a causa dei lockdown europei che avevano accelerato gli ordini online. Da allora quella cifra è scesa a 852 milioni di euro (721 milioni di sterline).

Con quasi 25 miliardi di euro di capitale in gestione, il fondo Citadel ha espresso, attraverso il suo aumento di capitale, la sua fiducia in un ritorno alla crescita del gruppo. Boohoo infatti ha dovuto affrontare lo scorso anno l’aumento dei costi dei materiali e dei trasporti, che hanno rosicchiato i margini realizzati sulla sua offerta di abbigliamento a basso costo. Sul versante dell’immagine, il gruppo ha visto succedersi diverse polemiche sulle condizioni in cui vengono prodotti i suoi capi.

Proprietario dei marchi Boohoo, Nasty Gal, PrettyLittleThing, Debenhams e Dorothy Perkins, il gruppo ha registrato una perdita netta di gruppo di 4,73 milioni di euro (4 milioni di sterline) nel 2022, rispetto all’utile di 1,07 miliardi di euro ottenuto l’anno prima. E questo nonostante un fatturato salito del 14%, a 2,36 miliardi di euro.

Nel primo trimestre dell’esercizio in corso, terminato a fine maggio, la società ha registrato un ulteriore calo dell’8% delle vendite rispetto al primo trimestre 2021/22, che nasconde però un aumento del 75% del livello di fatturato rispetto al periodo pre-crisi. Recentemente dotatasi di un laboratorio dedicato al tessile-abbigliamento presso la propria sede di Manchester, l’azienda ha da poco presentato la sua prima linea di cosmetici.

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Articolo preso da Fashio Network Italia

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