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La Prairie con Fondation Beyeler celebra i 150 anni di Piet Mondrian


“Mondrian Evolution” – alla Fondation Beyeler fino al 9 ottobre 2022 – riunisce oltre ottanta opere del grande maestro dell’astrazione (1872-1944). La mostra è patrocinata da La Prairie che,come partner, celebra anche il culmine del suo coinvolgimento di due anni a sostegno del Piet Mondrian Conservation Project, che ha rappresentato una tappa importante della Fondation Beyeler nell’ideazione di questa esposizione.

La Prairie prosegue il suo impegno di lunga data per l’arte e la cultura collaborando a questo progetto diricerca scientifica e di conservazione di quattro dipinti cardine di Mondrian, che costituiscono uno dei punti salienti di “Mondrian Evolution”. Il progetto, non solo ha assicurato la loro bellezza e visibilità per le generazioni future, ma ha anche rivelato nuovi dettagli sul modo in cui Mondrian lavorava e su cosa pensava riguardo al fare arte.Utilizzando la più recente tecnologia di conservazione, il progetto ha dimostrato come l’artista, conosciuto come uno dei principali pionieri dell’astrazione moderna, rivisitava e revisionava i dipinti, anche a distanza di diversi anni. Vedeva la pittura come un processo di ricerca della bellezza ideale, che raggiungeva attraverso la precisione e l’intuizione, per evocare un’armonia compositiva totale.

Anni di ricerca sull’artista e le scoperte del Piet Mondrian Conservation Project, hanno portato Ulf Küster, senior curator della Fondation Beyeler, a rivelare il viaggio di Mondrian verso l’astrazione come l’evoluzione che l’artista stesso ha proclamato e che si è svolta in modi sorprendenti.Lavorando sulla collezione della Fondation – che ospita il maggior numero di opere di Mondrian in Svizzera – così come su prestiti da collezioni pubbliche e private, Küster è in grado di svelare l’instancabilel avoro di Mondrian per trovare l’essenza della pittura stessa: «La natura era sempre il principio guida della sua arte, il soggetto della sua realizzazione finale».

La fonte d’ispirazione di Mondrian era lanatura, persino per le sue opere più astratte. Una nozione che il curatore mette in evidenza per i visitatori in ogni stanza della mostra presentando la carriera del pittore nella sua interezza, piuttosto che concentrarsi solo sugli ultimi lavori,i più riconoscibili e che hanno ispirato e influenzato una miriade di discipline – rettangoli di bianco, giallo,blu e rosso incorniciati da linee nere. La mostra rivela che l’approdo al neoplasticismo di questo importante pioniere dell’astrazione è ricco di sperimentazione e rivisitazione di stile e soggetti.

Il mondo di La Prairie è stato legato al mondo dell’arte fin dal suo inizio:dall’effervescenza artistica della Clinique La Prairie di Montreux all’incontro cruciale con l’artista contemporanea Niki deSaint Phalle. Nella sua instancabile ricerca della bellezza senza tempo iniziata dal suo fondatore, Paul Niehans, La Prairie continua a rimanere fedele alle sue origini e crea connessioni con il mondo dell’artee i suoi vari rappresentanti, che siano istituzioni culturali, artisti affermati o talenti emergenti, al fine di perpetuare la bellezza oltre i secoli.

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