Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
12 lug 2022
Nuovo passaggio di proprietà per Sergio Tacchini. Il brand italiano di abbigliamento sportivo, fondato nel 1966 dall’omonimo tennista, che dal 2019 era di proprietà dei fondi americani Twin Lakes Capital e B. Riley Principal Investments, è appena passato nelle mani del gruppo sudcoreano di abbigliamento F&F Holdings, del miliardario Kim Chang-Soo. L’operazione, che dovrebbe perfezionarsi il 20 luglio, si è conclusa, secondo la stampa asiatica, per la cifra di 63 milioni di dollari.

L’acquisizione include tutte le azioni della Sergio Tacchini Operations, con sede negli Stati Uniti, nonché quelle della Sergio Tacchini IP Holdings, che detiene la proprietà intellettuale del marchio.
L’accordo si perfeziona dopo che F&F lo scorso anno ha collaborato con Centroid Investment Partners, un fondo di investimento con sede a Seoul, per acquistare il marchio statunitense di attrezzature da golf TaylorMade dalla statunitense KPS Capital Partners per 1,8 miliardi di dollari. Un’operazione che conferma la volontà del gruppo sudcoreano di cavalcare il trend dell’attenzione riservata ai prodotti per gli sport di fascia alta, come il golf o il tennis.
F&F si è affermata negli anni ’90 come distributore in Asia di marchi come Benetton. Il gruppo possiede diverse licenze e marchi. Tra le licenze c’è quella legata al baseball della lega americana MLB, oltre alla proprietà dell’etichetta italiana di piumini Duvetica, del marchio coreano di urban sportswear Discovery Expedition e del proprio marchio di prodotti di bellezza Banila Co.
Dichiarato fallito nel 2007, Sergio Tacchini è stato acquistato dall’imprenditore cinese di Hong Kong Bill Ngok, prima che la sua gestione fosse ceduta nel 2013 alla società Wintex Italia, legata a un gruppo di investitori di Hong Kong, fino al suo acquisto da parte dei fondi americani.
L’anno scorso il gruppo aveva creato una joint venture con la società francese Movin per riorganizzare la distribuzione europea del marchio. “Pensiamo di avere un futuro radioso con il nuovo proprietario. Il nostro ruolo rimane lo stesso”, ha affermato a FashionNetwork.com Vincent Touzet, direttore generale dell’azienda marsigliese, che spiega di aver potuto discutere con Kim Chang-Soo delle prospettive di sviluppo per il marchio italiano. “Abbiamo buone performance di crescita a doppia cifra in Francia e Germania. Il discorso è molto motivante. È un attore molto forte in Asia, che è riuscito a costruire un gruppo molto potente e che vuole investire in modo massiccio nel marketing e nella comunicazione. Ora veicoleremo un messaggio mondiale”.
Il marchio, che fa ancora affidamento sul suo storico ufficio di design con sede a Milano, dovrebbe quindi adottare un approccio globalizzato che alimenterà le sue ambizioni internazionali.
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