Pubblicato il
15 lug 2022
Maglificio Maggia, storica realtà biellese che affonda le sue radici nel 1780, ha presentato a Milano Unica l’innovativo tessuto µGG 12.9, che per le caratteristiche particolari della lana con cui è prodotto e per la tipologia di lavorazione adottata rappresenta un unicum nel panorama tessile ed è destinato a una produzione super esclusiva.

“Abbiamo utilizzato una lana finissima, dal diametro di 12,9 micron, molto difficile da reperire come materia prima, scegliendo di lavorarla nonostante la sua finezza con la tecnica della cardatura e brevettando il procedimento di lavorazione. Con questo filato esclusivo abbiamo quindi realizzato un tessuto in pura lana adatto soprattutto al confezionamento di abiti maschili, dalla mano morbidissima, simile al cashmere, e molto confortevole da indossare”, ha spiegato a FashionNetwork.com Giovanna Maggia, socio e membro del CdA dell’azienda. “Questo primo lotto ci è già stato richiesto in esclusiva da un marchio, che non posso rivelare; il prossimo anno ci metteremo di nuovo alla ricerca della lana adatta per questo tipo di produzione”.
Tra le altre novità presentate per l’AI 2023-24, un tessuto Oxford per camiceria realizzato in nylon elasticizzato e una famiglia di tessuti, sempre per camiceria, in pura lana 14 micron. In ottica di economia circolare, l’azienda propone anche una serie di tessuti realizzati con pezze di recupero, che vengono sfilacciate, rifilate e ritessute. “È un servizio che diamo anche ai clienti che hanno rimanenze in magazzino, alle quali in questo modo diamo una nuova vita”, precisa Maggia.
L’azienda ha inoltre acquistato un nuovo telaio in grado di lavorare qualsiasi fibra e realizzare disegni differenti tra loro sul fronte e sul retro del tessuto, senza limiti, rendendolo quindi particolarmente adatto per la confezione di capi reversibili.

Nella collezione spiccano tessuti double face nelle mischie di lana e cotone; il jersey il cui aspetto ricorda lo shetland, realizzato con un filato 50% cashmere e 50% cammello ritorto con un cotone dai colori vibranti; la spugna agnellata e spalmata con una lamina metallizzata; il piquet dalla mano pulita e fuida, composto da un filato ritorto di puro cashmere e pelo di seta finissimo.
L’imprenditrice si dice soddisfatta dell’andamento dell’azienda, soprattutto sul fronte estero, arrivato a rappresentare il 50% del fatturato totale: “Il mercato statunitense è ripartito alla grande; lavoriamo bene anche in Francia e in Germania, dove dalla scorsa stagione abbiamo un nuovo agente. Anche Corea e Giappone stanno ripartendo”, conclude Maggia. “Per il momento abbiamo raccolto ordini per 17 milioni di euro, stimiamo di chiudere l’anno a 20 milioni”.
Oltre al proprio core business, l’azienda ha in attivo un accordo di licenza con un distributore giapponese che realizza abbigliamento da golf a marchio Maglificio Maggia. Inoltre, il prossimo settembre la società inglese Golden Age of Tennis lancerà, sempre su licenza, una linea di abbigliamento da tennis ispirata agli anni ’70 e ’80.
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