LVMH assegna il suo premio Métier d’Excellence a 40 artigiani di talento

Mercoledì Bernard Arnault ha assegnato a distanza il premio Métier d’Excellence, celebrando il talento di 40 artigiani di LVMH presentati come “l’anima” del conglomerato del lusso.

La cerimonia si è svolta presso la Salle Pleyel, che solitamente ospita dei concerti. Gli artigiani premiati provengono da discipline molto diverse tra loro, ma hanno un punto in comune: fanno tutti parte di LVMH, il gruppo parigino che controlla più di 75 marchi del lusso.
 
Nell’ambito del suo programma “Show Me Immersion”, LVMH ha inviato dei team in alcuni licei francesi per far scoprire i suoi molteplici mestieri d’artigianato. Circa 280 tra questi sono rappresentati all’interno del gruppo, che controlla griffe prestigiose come Dior, Louis Vuitton, Givenchy, Fendi, Gucci, Bulgari, Tiffany, Veuve Clicquot, Moët & Chandon e i cognac Hennessy.

Ambassador del progetto è la star del basket Tony Parker, probabilmente il giocatore francese più celebre al mondo, che si è fatto conoscere per le sue performance con i San Antonio Spurs, che hanno vinto quattro titoli NBA quando lui era il capitano.
 
“La trasmissione mi affascina. Mi piace l’idea di trasmettere un sapere alla generazione successiva per creare opportunità. Mi sento onorato di questa partnership con LVMH. Dico sempre ai giovani della mia scuola (di basket) che quando hai un sogno e lo racconti a qualcuno, se quella persona non ride, è perché il sogno non è abbastanza ambizioso. Quando da bambino dicevo alla gente che volevo essere il primo capitano europeo di una squadra NBA, tutti ridevano di me”, confida sorridendo.
 
Il pubblico ha vissuto un momento commovente quando è salito sul palco Zinédine, giovane di Montpellier diventato elettricista e poi arruolato nella Legione Straniera, prima di finire per la strada ed essere salvato dall’associazione Le Refuge, che lo ha incoraggiato ad assistere a una presentazione di LVMH, a seguito della quale è entrato all’IFM, l’istituto parigino della moda.
 
“E oggi sono in apprendistato da Dior. Non lo avrei mai immaginato“, racconta con un sorriso tra gli applausi delle 1.500 persone presenti in sala.
 
Loewe è forse il marchio di LVMH che pone maggiormente l’accento sull’artigianato. Il suo direttore artistico, Jonathan Anderson, ha spiegato di essersi lanciato nella creazione di vetrine e abiti dopo aver realizzato di non avere il talento necessario per diventare un attore. “Sono arrivato alla moda per caso“, ha confessato, divertito, sul palco.
 
Da quando ha assunto la direzione creativa di Loewe, la sua ispirazione si è basata su un’ossessione di lunga data: “capire come sono fatte le cose o come sono arrivate a noi. Ho iniziato con la ceramica, che mio nonno collezionava. Ho avuto la fortuna incredibile di entrare in una maison per la quale questa è la ragion d’essere”.
 
È stata Chantal Gaemperle, direttrice delle risorse umane e delle sinergie di LVMH, a ideare il progetto Métiers d’Excellence, con cinque obiettivi: far conoscere, orientare, formare, sviluppare il potenziale e aggiungere valore: “L’industria del lusso sta affrontando carenze di personale in alcuni rami dell’artigianato, del commercio o dell’hôtellerie e ristorazione. Per questo è assolutamente fondamentale far conoscere alle giovani generazioni le opportunità di carriera offerte dai nostri 280 Métiers d’Excellence”.
 
Un anno fa tutte le maison del gruppo hanno firmato il manifesto WE for ME (“Worldwide Engagement for Métiers d’Excellence“, Impegno Globale per i Mestieri di Eccellenza). Nel 2022, LVMH ha organizzato presentazioni davanti a oltre 1.600 studenti delle scuole superiori in Francia. Dal 2014 sono stati firmati dal gruppo più di 2.000 contratti di apprendistato.
 
“Questo evento evidenzia l’origine delle continue performance del nostro gruppo, vale a dire il successo dei nostri prodotti artigianali”, ha concluso Bernard Arnault in un intervento video.
 
I 40 virtuosi hanno ricevuto una spilla appositamente creata da Chaumet, uno dei gioiellieri di LVMH.