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Pitti Filati sfiora le presenze pre-covid, tornano i buyer asiatici


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29 gen 2023

La 92esima edizione di Pitti Filati recupera quasi per intero i livelli di presenze dei compratori registrati a gennaio 2020 (pre-covid). A visitare il salone di Pitti Immagine, in scena alla Fortezza da Basso di Firenze (25-27 gennaio) sono stati 2.850 buyer, di cui 1.100 esteri, con in testa Francia, Inghilterra, Germania, Usa, Svizzera, Spagna, Turchia, Olanda, Danimarca e Portogallo.

L’edizione invernale della kermesse, dedicata alle collezioni di filati per la stagione primavera-estate del 2024, segna anche il ritorno dei buyer asiatici. I numeri non sono ancora quelli del 2019-inizio 2020, ma la qualità è alta da Giappone, Corea del Sud, Cina continentale e Hong-Kong e Mongolia. L’Europa è rappresentata al completo, dalle aree atlantiche e meridionali a quelle orientali e nordiche

“I 105 espositori hanno mediamente lavorato a ritmi molto alti già dalla prima mattina”, afferma Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, “e, nei primi commenti di alcuni di loro, si sottolinea non solo l’alta affluenza di compratori, ma anche la loro motivazione e importanza”.

Feedback positivi registrati tra buyer, stampa e operatori anche per le partecipazioni speciali di questa edizione: dall’area CustomEasy dedicata alla customizzazione nel mondo della maglieria luxury al progetto “Knitting the future: exploring new areas” di Dyloan; e poi il nuovo tema “Feel the People” del concorso firmato Feel The Yarn; l’installazione di The Woolmark Companye Luna Rossa Prada Pirelli, che ha presentato le innovative uniformi tecniche del team velico; fino all’esperienza immersiva Changing RooTs proposta da Polimoda. Molto apprezzato anche Vintage Selection, salone nel salone e valore aggiunto per gli operatori arrivati alla Fortezza da Basso.

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