Di
Ansa
Pubblicato il
1 dic 2021
Fuochi d’artificio, lacrime e abbracci sconsolati tra spettatori e staff alla sfilata ‘Virgil was here’ che Virgil Abloh aveva disegnato per Louis Vuitton prima di morire. L’ultima collezione primavera-estate 2022 del genio creativo del gruppo Lvmh è andata in scena a Miami 48 ore dopo la morte del suo autore per una rarissima forma di cancro a soli 41 anni.

La passerella rientrava nelle ultime volontà di Abloh, che ha mandato in scena insiemi all’insegna dell’inclusione, sia di genere che delle etnie che fanno il melting pot dell’America dove lui, figlio di emigrati dal Ghana, era cresciuto.
“Voglio che gli adulti tornino di nuovo bambini. La vita è così breve che non puoi sprecare neppure un giorno facendo quel che qualcuno pensa che puoi fare rispetto a sapere quello che tu puoi fare”, è stato il messaggio ripetuto all’inizio e alla fine della celebrazione.
Il rapper Kid Cudi, che aveva sfilato nel 2018 per il primo show di Abloh per Louis Vuitton, ha accompagnato con gli occhi lucidi in passerella Virgil nella sua ultima fatica creativa. Nel parterre, l’amico dai tempi dell’università in Wisconsin, Kanye West, con l’ex moglie Kim Kardashian, e la figlia North West.
‘Virgil was here’ è il titolo che celebra l’impatto dello stilista sulla moda e su tutto quello su cui ha lavorato: oltre a creare moda anche attraverso il marchio Off-White, Abloh, che veniva da studi di ingegneria e architettura, aveva collaborato con i brand più disparati: tra i tanti, Nike, Ikea, Evian, Rimowa, Vitra, Chrome Hearts.
Lo stilista aveva lavorato allo show anche sul letto di morte: ancora sabato lui e il critico di moda dell’edizione britannica di Vogue, Anders Christian Madsen, un suo stretto collaboratore, avevano scritto le ultime parole per lo show.
Con Virgil, anche la moglie Shannon, che aveva conosciuto il “Karl Lagerfeld dei Millennial” sui banchi di scuola e lo aveva sposato 12 anni fa, ha dato via libera alla sfilata. “È nei suoi desideri”, ha fatto sapere Louis Vuitton su Instagram. “Virgil non era solo un amico, un grande collaboratore, un genio creativo e un perturbatore, ma anche uno dei migliori comunicatori culturali del nostro tempo, ha detto il Ceo e presidente Michael Burke: “Ha aperto la strada per nuove generazioni. Sosteneva la sua comunità ed era un eterno ottimista che credeva che tutto era possibile”.
Ed ecco dunque nel video celebrativo un ragazzino afro-americano in bicicletta che corre frustrato alla ricerca di qualcosa che non trova, che guarda il cielo senza speranza, e che alla fine trova pace salendo su una mongolfiera: “Virgil era qui”. Virgil avrebbe dovuto essere qui: il contesto della sfilata era e resta il Design Miami, la grande fiera creativa nel Design District della città della Florida dove Abloh si era già accampato l’anno scorso per la presentazione della linea primavera-estate 2021.
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