Saloni/fiere

Maurizio Danese (AEFI): “Le fiere italiane ripartono con numeri importanti”


AEFI (Associazione esposizioni e fiere italiane) ha comunicato attraverso le parole del suo Presidente Maurizio Danese dati confortanti sulla ripresa di un comparto strategico per il made in Italy come quello delle manifestazioni fieristiche.

Maurizio Danese, Presidente di AEFI

 
“Negli ultimi 2 mesi il settore fieristico italiano è ripartito con numeri importanti, che vanno oltre le più rosee aspettative. Il 70% delle 335 manifestazioni, di cui 172 internazionali, previste da settembre a fine anno si sono svolte in assoluta sicurezza, pur con una notevole presenza di pubblico e soprattutto di operatori del business”, ha dichiarato Danese. “A questo si aggiunge la forte accelerazione data dalle istituzioni sul fronte dei ristori, che Aefi considera fondamentali per la sopravvivenza di un asset strategico del made in Italy. Un dialogo, quello con le istituzioni, che non è mai mancato e che oggi trova risposte determinanti per il futuro”.
 
Parole che arrivano a commento della pubblicazione da parte del Ministero del Turismo dei beneficiari ammessi al contributo “teorico” a fondo perduto (cioè soggetto a verifica) per i mancati ricavi subiti nel 2020 da fiere e congressi, risultante dalla ripartizione del Fondo Ristori riferita allo stesso anno.

Un plafond che, secondo a quanto pubblicato, ammonta a 350 milioni di euro, di cui 130 milioni solo per le fiere italiane, in totale 331 manifestazioni. Per i quattro principali player del settore (Fiera Milano, BolognaFiere, Italian Exhibition Group e Veronafiere), che insieme determinano il 70% del fatturato totale del comparto, sono previsti ristori per oltre 50 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i contributi stanziati nel 2020 dagli altri decreti contenenti misure a sostegno del ‘quartiere Italia’ e riferiti al Ministero degli Affari esteri (Maeci), Simest e Ministero della Cultura, per un potenziale di 40 milioni di euro.
 
Restano invece ancora da erogare i fondi per le perdite 2021, contemplate nei decreti “Sostegni” e “Sostegni bis”, per 150 milioni di euro, per i quali si attende il regolamento per la ripartizione delle somme in deroga al de minimis. “Una deroga”, aggiunge Danese, “fortemente richiesta dal comparto e attuata dal ministro Massimo Garavaglia per salvare la competitività del sistema fieristico e delle imprese impegnate nell’internazionalizzazione”.
 
Infine, sono già operativi i contributi a fondo perduto da parte di Maeci-Simest, pari a circa circa 250 milioni di euro.

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