Pubblicato il
25 nov 2021
All’interno dell’iconico concept store 10 Corso Como, dal 24 novembre all’8 dicembre 2021 per iniziativa della commissione per la promozione dell’esportazione e il turismo del Perù (PromPerù), sarà presente a Milano una speciale selezione di designer e brand emergenti peruviani di moda.

I sei stilisti sono stati selezionati in particolare per mostrare un’inedita “peruvianità contemporanea”, che offre nuove opportunità alla moda e al design del Paese andino. I capi proposti sono stati realizzati appositamente per 10 Corso Como e saranno in vendita esclusivamente nell’emblematico negozio milanese che vende marchi d’alta gamma, di nicchia e di ricerca.
I 6 designer sono Ana G. (Ana Maria Guiulfo, con i suoi capi dipinti a mano), Annaiss Yucra (che mescola abbigliamento, attivismo politico e arte), Ayni (che propone maglieria storica), Claudia Bertolero (che punta su un womenswear ispirato alla natura), Meche Correa (che si rifà alla tradizione millenaria del Perù), Kuna (che punta sul calore dell’alpaca).
Scopo del pop-up store è mostrare come la creatività di questi stilisti coniughi l’eredità dell’antica tradizione tessile peruviana con lo stile e il gusto odierni, ma anche di farli conoscere a buyer e appassionati italiani ed europei in vista di una loro espansione nel Vecchio Continente.

Pop-up Perù presenta capi di alta qualità artigianale, venduti infatti a prezzi… all’altezza di 10 Corso Como, che vanno dai 125 euro per uno scialle in tessuto di Kuna, ai 545 euro per una borsetta in alpaca ricamata a mano di Ana G., ai 1635 euro di una gonna plissettata in tulle di Meche Correa, fino ai 2.930 euro per il cappello tradizionale in pelle rivisitato di Claudia Bertolero. Queste creazioni integrano nella capacità produttiva anche il valore di un profondo impegno nei temi del sociale, in particolare la sostenibilità, la condizione delle donne e la valorizzazione della cultura tessile autentica. Tutti i brand collaborano infatti con comunità artigiane di tessitori che producono a mano le maglie e i tessuti, con l’impegno di aiutarli a essere più organizzati e competitivi sul mercato.
L’attenzione specifica per l’ambiente è dimostrata dalle tinture naturali utilizzate, o dall’uso di fibre di lana d’alpaca, animali rispettosi della terra, che non danneggiano la vegetazione. Quella dell’allevamento di alpaca è una tradizione locale peruviana. Quest’anno PromPerú ha promosso l’alpaca peruviana in più di 10 fiere internazionali, tra le quali in Italia il Pitti Filati di Milano.
Il settore dell’alpaca è uno dei segmenti più importanti dell’industria dell’abbigliamento peruviano, con 338 aziende esportatrici provenienti da 10 regioni del Paese. I principali mercati per l’alpaca peruviana sono gli Stati Uniti, che rappresentano circa il 25% delle spedizioni totali, seguiti proprio dall’Italia, e quindi da Cina e Norvegia.

La commissione PromPerú (che organizza anche gli Alpaca Awards) si impegna nella creazione di marchi di moda locali in Perù. Proprio il mese scorso, cinque aziende di Lima, Junín e Arequipa hanno partecipato al percorso specializzato di esportazione di linee di abbigliamento in alpaca e cotone realizzato dalla commissione, che ha portato alla creazione dei marchi Pampa The Brand, Qiqi, Lana Lina, Crealuz e Knithia.
Inoltre, recentemente PromPerù ha unito le forze con Tencent, il gigante della tecnologia, per promuovere la nazione andina e i suoi tessuti nel mercato cinese. PromPerú è diventato così il primo ufficio di promozione commerciale nelle Americhe a presentare i prodotti del proprio Paese in diretta su WeChat in Cina.
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