Industria

Smi: allo studio un consorzio green di produttori tessili


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Ansa

Pubblicato il



26 nov 2021

Un consorzio di produttori del sistema tessile nella direzione della sostenibilità e dell’economia circolare. A questo sta lavorando il Sistema Moda Italia, una delle maggiori organizzazioni di rappresentanti dell’industria tessile e moda, che in Italia conta 40mila imprese di varie dimensioni.

Il presidente di Smi, Sergio Tamborini – @smi

“Stiamo pensando a come attuare un sistema di Epr (responsabilità estesa, cioè con il produttore che si fa carico della corretta gestione del rifiuto) nel tessile”, ha detto il presidente di Smi, Sergio Tamborini, in audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

“Smi”, ha aggiunto, “ha elaborato uno studio di fattibilità insieme a Fondazione tessile e intendiamo farci promotori di un consorzio aperto solo ai produttori, inizialmente volontario, in cui avremmo un ruolo di conoscitori del settore. L’obiettivo è quello di rigenerare il prodotto così com’è”.

Il consorzio, secondo Tamburrini, può essere “un’occasione per la filiera che nei prossimi anni si scontrerà con riduzione dei consumi. Per mantenere posti di lavoro è necessario creare politiche industriali alternative con processi nuovi in termini di riciclo ma anche di eco-design”.

Il sistema andrebbe protetto da infiltrazioni mafiose, elemento che preoccupa i produttori e che necessita regolamentazione. Smi sta lavorando sullo statuto del consorzio, prevendendone l’attivazione tra fine 2021 e inizio 2022.

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