Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
15 dic 2021
“Un collier di perle”, è in questo modo che Vasiliki Petrou definisce Unilever Prestige, l’entità fondata nel 2014, di cui la manager è Vice Presidente Esecutivo, che nel giro di due o tre anni dovrebbe raggiungere i 3 miliardi di euro di fatturato. Infatti, se il colosso anglo-olandese è conosciuto soprattutto per i suoi brand di largo consumo come Dove e Sunsilk, da sette anni sta portando avanti una strategia di acquisizione di marchi di bellezza premium.

La più recente ha avuto luogo lo scorso giugno con Paula’s Choice, brand americano di skincare fondato nel 1995, per il quale Unilever avrebbe sborsato 2 miliardi di dollari (1,77 miliardi di euro).
Unilever Prestige conta altri otto marchi nel suo portfolio: Dermalogica, Kate Somerville, Murad, il brand eco-responsabile di cura della pelle Ren, Living Proof, Hourglass, Garancia e Tatcha. Complessivamente la divisione ha registrato 700 milioni di euro di fatturato, di cui 200 milioni solo con Dermalogica. Nel 2021, le vendite di Unilever Prestige dovrebbero arrivare al miliardo di euro.
Per arrivare a 3 miliardi di euro di fatturato, la divisione conta soprattutto sull’accelerazione dell’e-commerce, sulle innovazioni ma anche su nuove acquisizioni. Oggi, Unilever Prestige realizza online il 50% delle sue vendite e dieci mercati rappresentano il 70% del totale.
Nell’esercizio fiscale 2020, Unilever ha registrato un giro d’affari di 50,7 miliardi di euro, in calo del -2,4% a causa della pandemia di coronavirus.
Copyright © 2021 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.